Superate le prime fasi dello scoppio della guerra in Ucraina, dopo un primo ribasso il valore del rublo ha toccato i massimi storici.
La guerra tra Russia e Ucraina ha reso il valore del rublo, la moneta russa, ai massimi storici da 15 anni a questa parte. In seguito al crollo della moneta russa verificatosi durante le prime settimane del conflitto, ad oggi il suo valore si è innalzato fino a superare i livelli raggiunti prima dell’invasione dell’Ucraina.
Il rublo, con lo scoppio della guerra, rientra tra le monete più di valore del mondo. Si tratta di un vero colpo di scena, in quanto il valore del rublo a inizio marzo era talmente basso che si rischiava un collasso dell’economia russa verso un nuovo default dopo l’ultimo accaduto nel 1998.
Nonostante il rialzo del valore della moneta russa, l’invasione dell’Ucraina in futuro non sarà positiva per l’economia russa. Il valore del rublo, infatti, è aumentato in maniera “forzata”, in seguito a delle condizioni che hanno posto la Russia ad essere il principale Paese fornitore di diverse materie, come ad esempio il gas. Di fatto la situazione potrebbe avere in futuro dei risvolti negativi per l’economia di Mosca.
Quanto vale la moneta russa in dollari e in euro
Attualmente un dollaro vale 59 rubli. Si tratta del tasso di cambio minimo registrato da 14 anni. Invece, euro, vale 63 rubli, ovvero il minimo da 15 anni. Nonostante questi dati che sembrano indicare un’economia forte e prosperosa, il ministero russo dello Sviluppo economico stima il Pil di Mosca in calo del 7,8% nel 2022.
Il giornalista Eduard Steiner ha spiegato che “Mentre il rublo forte è efficace a scopo dimostrativo, in realtà sta diventando un problema per l’economia”, ha concluso l’analisi di Steiner. Una moneta così forte “risulta essere uno svantaggio, soprattutto per il bilancio dello Stato” e “per le società orientate all’export, che spendono sul mercato interno in rubli”.
La situazione è determinata dal fatto che “le esportazioni russe di petrolio e gas continuano a generare cospicui guadagni in valuta, visti i prezzi molto elevati delle materie prime” mentre “l’Europa”, storicamente il primo partner commerciale di Mosca, “esporta in Russia significativamente meno”.